Ed ecco che per fortuna una Chiesa si avvicinò a Gesù ( cosa molto rara ) e gli disse: “Maestro, cosa devo fare di buono per ricominciare a vivere dopo il crollo e la morte?”.
Gesù gli disse: “Guarda un po’, di colpo t’interessi al bene. Nondimeno tu sai che non c’è nessun bene all’infuori di Dio solo. Se vuoi entrare nella vera vita comprendi bene i comandamenti e mettili in pratica: non commetterai omicidio ( nemmeno giustiziando gli eretici e i profeti ); non commetterai adulterio ( soprattutto con Mammona e Cesare ); non ruberai ( nemmeno attraverso banche e azioni interposte ); non mentirai ( nemmeno attraverso la pubblicità e la stampa asservita ); onora i pensionati che ti hanno dato la vita ( e veglia sui loro “onorari” poiché “senza denaro, l’onore non è che una malattia” ).”
Infine “amerai la gente del tuo ambiente come te stesso, ma soprattutto gli altri, specialmente se sono di un’altra religione e senza documenti”. La vecchia Chiesa gli disse: “Ho fatto questo a volte, una volta, in gioventù, ma è tutto finito. Ci vuole altro?”. Gesù gli disse: “Se vuoi rassomigliare a Dio, vendi ciò che possiedi, donalo ai poveri e sarai ricco spiritualmente. Poi vieni e seguimi ( lo aspetto da lungo tempo ).” A queste parole la Chiesa se ne andò tutta triste, poiché aveva dei grandi beni ( edifici, dottrine, tradizioni, liturgie, sacramenti e parecchie cose simili ).
E Gesù disse ai suoi discepoli ( a voi e a me, penso ): “In verità vi dichiaro, un simile ricco difficilmente entrerà nella mia impresa di salvataggio dell’umanità. Ve lo ripeto, è più facile che un bimbo prematuro entri al Politecnico che una Chiesa tradizionale entri nel grande progetto di Gesù”. A queste parole i discepoli rimanevano molto impressionati e dicevano: “Chi dunque può essere salvato dall’abisso minaccioso?” Fissando su di essi il suo sguardo Gesù disse loro: “Agli uomini questo è impossibile, ma a Dio tutto è possibile.”
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