Nel XIII secolo Tommaso d’Aquino ne fa un peccato capitale, vale a dire un peccato che genera altri peccati.
Nel 2003 ventotto personalità hanno inoltrato a Giovanni Paolo II una richiesta perché il termine di gola che qualifica questo peccato capitale sia rinominato ghiottoneria, intemperanza o ingordigia…
La questione dell’alimentazione è centrale per la sopravvivenza della specie umana. Mangiare è sempre stata una delle preoccupazioni principali degli uomini, come degli animali.
Laurent Gagnebin scrive nella rivista Autres Temps (n.62, 1999), sotto il titolo “Mangiare: tra necessità e scandalo”: “La lista delle questioni sollevate dal nutrirsi è lunga” ed enumera: “scandalo di un mondo forzatamente violento,perché la vita si nutre necessariamente della morte degli altri (animali e vegetali); scandalo della fame nel mondo; scandalo di una “grande abbuffata” che ignora la condivisione; scandalo, anche, di una ingordigia che disprezza la grazia e l’arte del pasto, i loro doni.”
La “gola” che genera l’egoismo, il rifiuto della condivisione, ha delle conseguenze disastrose che non possiamo ignorare. Oggigiorno più di sei miliardi di persone vivono sul nostro pianeta: 2 miliardi hanno carenze alimentari, 900 milioni soffrono e talvolta muoiono di fame, 400 milioni sono obesi.
Circa 1,3 miliardi di tonnellate di cibo, un terzo degli alimenti prodotti, vengono sprecati ogni anno, secondo il Fondo delle Nazioni Unite per l’alimentazione (FAO). In Europa e in Nordamerica ogni consumatore ne spreca tra i 95 e i 115 chili per anno.
La Terra tuttavia produce cibo sufficiente per tutti: 350 kg di cereali per persona ogni anno, ovvero un chilo al giorno. Se fossero ripartiti equamente tra tutti gli uomini, ciascuno avrebbe di che mangiare a sazietà. Secondo Jean Ziegler, ex relatore speciale delle Nazioni Unite per il diritto all’alimentazione, l’agricoltura potrebbe nutrire oggi 12 miliardi di esseri umani, il doppio della nostra consistenza attuale. Tuttavia, 900 milioni di persone nel mondo sono ancora sottoalimentate…
Alain Houziaux, pastore della Chiesa Riformata di Francia, ben conosciuto dai nostri lettori, ci presenta le sue riflessioni sulle cause e le conseguenze della gola; perché si parla di “peccato di gola”?
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