Di Jean Corcos*
Traduzione di Giacomo Tessaro
Chiamato recentemente a parlare di fronte all’assemblea generale della Fraternità Abramitica ho fatto riferimento tanto all’attualità recente quanto a un concetto oggi dimenticato, quello di fraternità. Nel nome della nostra associazione compare prima di tutto il riferimento ad Abramo, un Patriarca poco famigliare ai giovani, lontani dalle loro radici religiose; invece la Fraternità è messa da parte, esattamente come nel motto della Repubblica francese, come fa notare giustamente Abdenour Bidar in una sua recente opera. Ma di quale fraternità stiamo parlando? Si rischia di intendere il termine in senso esclusivo, come in una confraternita, come i famosi Fratelli Musulmani o il “fratello mio” molto in voga tra talune bande giovanili. Dovremmo piuttosto intenderlo nel suo senso inclusivo, capire che, chiamando l’altro “Fratello”, l’altro esiste, capire che avremmo potuto essere noi l’altro, che l’altro è fatto a nostra immagine: se ci spingiamo più lontano, capiamo anche che questo non è affatto un caso.
Quando ho parlato dell’attualità recente ho parlato ovviamente degli attentati di gennaio e di ciò che ne è seguito. Come ha reagito di primo acchito il grande pubblico? C’è stato certamente – cosa vergognosa – un forte aumento degli atti di islamofobia, come anche lo sfruttamento politico della paura dell’islam; ma quando consideriamo la dignità dell’immensa manifestazione dell’undici gennaio e il carattere pacifico dei suoi slogan, possiamo essere fieri del nostro Paese. Da allora, soprattutto, l’esercito veglia sulle sinagoghe e le scuole ebraiche. L’esercito, assieme alla polizia, è il riflesso della diversità della società francese di oggi: giovani musulmani e cristiani proteggono la comunità ebraica: ecco una forma concreta di fraternità.
A immagine di ciò che ci dicono quegli uomini e donne anonimi, vogliamo che le nostre istituzioni religiose si liberino delle parole divenute vuote, come “dialogo”: una fraternità concreta vale più di lunghi discorsi.
* Jean Corcos è vicepresidente e rappresentante della comunità ebraica per la Fraternità Abramitica e cura una trasmissione radiofonica a tema ebraico.
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